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MABOS e ITALEA insieme per Il Viaggio delle Radici
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MABOS e ITALEA insieme per Il Viaggio delle Radici

Il Viaggio delle Radici fa tappa al Mabos! Domenica 23 Giugno – dalle ore 16.30.

L’evento Italea ospitato dal Mabos vuole essere un momento di riflessione sull’emigrazione e sulle potenzialità del Territorio. Il punto di partenza sarà la visita guidata alla mostra Camera Oscura. Mario Giacomelli e il canto dei nuovi emigranti, a cui farà seguito un laboratorio in cui si discuterà della fotografia come strumento che ci consegna, oggi, messaggi di un tempo che ancora resta vivo in tantissime famiglie calabresi.

Seguirà un dibattito che sarà la grande occasione per ragionare insieme su come la montagna, un tempo oggetto di emigrazione, è diventata luogo di sperimentazione ed innovazione.

Parteciperanno al talk

Elisabetta Longo, Direttrice MABOS

Serena Franco, Referente Italea Calabria

Emilio Leo, Lanificio Leo

Nietta Chiodo, Festival del Lamento

Modera: Angelo Carchidi, Italea Calabria

In chiusura, un momento di spettacolo suggestivo con il concerto di Sergio Beercock – Gotico Mediterraneo +  dj set.

PodCards messaggi dal presente – Un nuovo Laboratorio MABOS

Il laboratorio, rivolto ad un pubblico eterogeneo, è il momento conclusivo di un percorso guidato all’interno di Camera Oscura – spazio espositivo dedicato alla mostra “Mario Giacomelli e Il Canto dei nuovi emigranti”- in cui il discorso sulla “fotografia dell’emigrazione” si gioca sulle visioni artistico-poetiche del grande fotografo marchigiano e del poeta calabrese Franco Costabile. Una fotografia guidata dal canto poetico e improntata sulla ricerca di una “mancanza”: non una fotografia documentaristica, dal sapore marcatamente neorealista, ma una vera e propria indagine interiore sul senso di svuotamento, sulla perdita d’identità, sui luoghi lasciati vacanti, sui “superstiti” lasciati da soli, sui “fantasmi” dei migranti. Dopo questo momento immersivo nella relazione Giacomelli- Costabile, il Lab PodCards – messaggi dal presente, sposterà invece il focus su un’altra dimensione della fotografia dell’emigrazione, quella più privata degli scambi famigliari. Fotografie di migranti tornate alla casa natìa e alla famiglia, portatrici di messaggi visivi e testuali che spesso, inconsapevolmente, gli conferivano la struttura di vere e proprie cartoline. Memorie e documenti di grande rilevanza, con cui confrontarsi, per comprendere pienamente il fenomeno, soprattutto attraverso l’empatia, l’immedesimazione, la forte relazione con le persone immortalate e coi loro messaggi dal passato. I partecipanti sono invitati a portare da casa una fotografia che abbia queste caratteristiche e su cui lavorare per arrivare ad una risposta, ad un messaggio dal presente che sarà formulato e “spedito” a un destinatario universale attraverso l’uso della tecnologia digitale. Gli esiti del laboratorio saranno condivisi, in collaborazione, da Italea e Mabos su una piattaforma podcast.