PAOLO GRASSINO, 30 luglio – 3 agosto
Domenica 30 luglio, al MABOS – Museo d’Arte del bosco della Sila ha avuto inizio la terza delle residenze SENSE 2023 dal titolo LA ROSA NEL BICCHIERE. L’artista in residenza, PAOLO GRASSINO, la curatela ALBERTO DAMBRUOSO. Il 3 agosto, a chiusura, è stata pre- sentata l’opera prodotta in residenza. A seguire, passeggiata nel MABOS e dialogo con artista e curatore.
Vai all’opera È guerra sempre
Paolo Grassino racconta la sua residenza al Mabos e la produzione dell’opera È guerra sempre
Alberto Dambruoso parla dell’opera È guerra sempre e dell’artista Paolo Grassino
Residenza SENSE La rosa nel bicchiere
Filo-conduttore della nuova stagione artistica targata MABOS, la poesia di Franco Costabile resta un faro nella scelta dei titoli e delle venature concettuali di ogni sua residenza.
Con La rosa nel bicchiere si arriva all’immagine più iconica, che da sempre si lega al poeta cala- brese: titolo di un componimento sulla Calabria più rurale e assoggettata – ma anche della sua più celebre silloge – tale sintagma poetico è però anche il simbolo dello spirito tragico che aleggia su uno degli episodi più struggenti e rappresentativi della vicenda biografica di Costabile, immortalata tra i versi di un epitaffio firmato da Giuseppe Ungaretti, in occasione del suicidio del poeta lametino avvenuto a Roma, il 14 aprile del 1965.
Un’icona di vita e di morte, di coraggio e di resa. Un simbolo della contraddizione e un marchio di bellezza inesauribile che oggi diventa preambolo per l’arrivo di Paolo Grassino al MABOS.
Paolo Grassino
Paolo Grassino nasce a Torino nel 1967 e suo padre Alfredo lo inizia sin da molto giovane alle di- scipline artistiche. Nel 1984 si iscrive al liceo artistico dove conosce e inizia a frequentare gli studi di alcuni artisti italiani come Marco Gastini, Luigi Mainolfi, Gilberto Zorio, Michelangelo Pistoletto e Sergio Ragalzi. Dal 1988 espone in mostre personali e collettive e nel 1991 inizia l’Accademia Al- bertina di Torino insieme a Luisa Rabbia, Saverio Todaro, Domenico Borrelli creando un gruppo di lavoro e condividendo i primi laboratori. Nel 2000 la GAM di Torino gli dedica una mostra personale che rende la sua ricerca artistica più conosciuta da gallerie e istituzioni nazionali e internazionali. Nel 2005 realizza la grande installazione Armilla sulla facciata della Fondazione Palazzo Brichera- sio a Torino e nel 2008 Lorand Hegiy lo invita per una mostra personale in Francia al Museo di Saint-Etienne. Nel 2008 partecipa alla XV Quadriennale d’Arte a Roma. Luca Massimo Barbero nel 2011 gli dedica una sala personale al MACRO di Roma e sempre nello stesso anno partecipa alla Quarta Biennale di Mosca. Sempre nel 2011 le sue opere sono presenti in musei internazionali come il Frost Art Museum di Miami e il Loft Project ETAGI di San Pietroburgo. Phillip Van den Bos- sche lo invita all’edizione del 2012 di Beaufort 04 Triennial of Contemporary Art by the Sea di Ostenda e nel 2013 l’IIC di Madrid gli dedica una mostra personale. Nel 2013 è pubblicato un volu – me edito da Skira che raccoglie i lavori più significativi dal 1992 al 2012 e il libro è presentato in oc- casione della mostra personale “Percorso in tre atti” negli spazi di Milano del Centro d’arte contem- poranea Luigi Pecci. Nel 2013 inizia il percorso d’insegnamento come docente del Corso di Scultu- ra e del Corso di Plastica Ornamentale nelle Accademie di Belle Arti, da prima a Carrara e a Paler – mo e poi a Brera a Milano. Nel 2017 Casa Fiat de Cultura a Belo Horizonte in Brasile gli dedica una mostra personale con la curatela di Alessandro Demma e le sue opere entrano nella collezio – ne del The Parkview Museum di Pechino e Singapore. Nel 2019 realizza una grande mostra per- sonale nelle sale storiche di Palazzo Saluzzo Paesana, esposizione che raccoglie molte opere che hanno tracciato la ricerca dell’artista in 30 anni di attività. Nello stesso anno partecipa alla grande mostra tematica “Disturbing Narrative” nelle sale del Parkview Museum di Singapore. Nel 2021 prende parte alla grande mostra itinerante “La via della seta. Arte e artisti contemporanei dall’Italia” organizzata dalla Farnesina con tappe nei musei di Kiev, Ankara, Tbilisi,Tashkent, Beijing, Xi’an.
Mabos – Museo d’Arte del bosco della Sila
Il MABOS, Museo d’Arte del Bosco della Sila, è il luogo dove Arte e Bosco si incontrano dando vita ad un parco espositivo e laboratoriale che ospita Artisti, critici e storici d’arte, curatori e appassio- nati. È possibile esplorare il parco espositivo – che dal 2017 accresce il proprio coprus di anno in anno, e che quindi possiede un numero variabile di opere – gratuitamente, in qualsiasi momento del giorno e della notte; quando è tempo, si ha la fortuna di imbattersi direttamente in artisti in resi- denza, di assistere alla fase di realizzazione dell’opera, ma anche l’occasione di partecipare a eventi,talk culturali e laboratori didattici per grandi e piccini.
SENSE è finanziato con risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso “Attività Culturali 2022” dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”.
Ufficio stampa Mabos
Maggio 2023, Sorbo San Basile
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