Il quarto appuntamento delle residenze “SENSE” del Mabos, dal titolo “Fucina d’Ingegno”, è iniziato giorno 7 settembre 2018 e ha avuto come riferimento la figura dell’artista Mastro Saverio Rotundo dello “u ciaciu“. Gli artisti coinvolti in questo appuntamento “SENSE” sono stati Diego D’agostino (Reggio Calabria), Giuseppe Lococo (Messina) e Adriano Ponte (Napoli), e come di consueto ormai per le residenze del Mabos, i tre artisti saranno osservati dall’occhio attento di una giovane critica d’arte. In questa occasione è stata Teodolinda Romano a raccontarci le sue esperienze nei “Diari Critici del Mabos” che potete riascoltare qui di seguito o sul canale YouTube del Mabos.
In “Fucina d’Ingegno” tutti e tre gli artisti coinvolti hanno ricevuto dei documenti riguardanti la vita di Mastro Saverio Rotundo, artista Catanzarese, novantaquattrenne, ex fabbro, che si è sempre interessato alla produzione di opere date dal riciclo di ferro, compressioni, saldature e assemblaggi che lo hanno caratterizzato nei suoi infiniti laboratori nei vicoli di Catanzaro. La residenza giorno 16 settembre ha reso omaggio a questa figura emblematica grazie alla presentazione dei lavori realizzati dagli artisti coinvolti in residenza che sono stati appunto individuati anche per le loro peculiari caratteristiche artistiche affini al tema. Inoltre nell’ultima giornata è stata realizzata una performance Co2 delle artiste Jaqueline Gisele Rodriguez e Paola Morpheus. L’abito della performance in particolare è stato realizzato con materiali di riciclo e di risulta in linea con la ricerca di Mastro Saverio.
È stato allestito altresì lo spazio espositivo presente della serra-laboratorio dove sono stati presentati i ritratti fotografici rappresentanti Mastro Saverio Rotundo realizzati dall’artista Oreste Montebello.
Ecco i video dei tre artisti mentre parlano della propria opera realizzata al Mabos in residenza
